Secondo periodo (dall'op.26 all'op.57)
Olaf John Laneri, studi al Conservatorio di Verona, perfezionamento quindi in Italia e in Francia, Master all'Accademia Pianistica di Imola. Dopo diverse vittorie in competizioni nazionali, risulta laureato ai concorsi internazionali di Monza, di Tokyo e di Hamamatsu; nell'estate del 1998 vince la cinquantesima edizione del prestigioso concorso “F. Busoni” di Bolzano È presente in rinomate stagioni in Italia e in Europa come solista e con orchestra
Un posto di rilievo nel suo repertorio occupa la figura di Beethoven, autore quasi sempre presente nei programmi concertistici.
I giudizi della critica dopo i suoi recitals:
“Anche se il pianista non lo lascia trasparire, il suo modo di suonare richiamava ad ogni battuta la famosa frase di Chopin: Il pianoforte è il mio secondo io”;
“Una talentosa e virtuosistica personalità, non sbaglia nulla, sembra possedere il segreto della apparente facilità nell’affrontare un programma tanto difficoltoso”;
“Vive in Laneri la grande utopia romantica: il desiderio di cantare con il pianoforte”;
“Il suo mondo è onirico, fatto di luci soffuse e un senso crepuscolare della malinconia. L’ha evocato a ogni nota e dipinto con dettagli raffinatissimi di tecnica, una tecnica digitale prodigiosa, e di suoni mai esagerati, preziosi, nitidi fra loro anche quando ovattati dentro un canto sussurrato e tutto suo, personalissimo, che è raro ascoltare in tale fascinosa guisa nei pianisti di formazione occidentale”.